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  • frangiacorta

Agostino e flavio verso la capitale: Pordenone - Roma #01

Aggiornamento: 1 ott 2022

Dal 27 settembre al... lungo strade e ciclabili italiane



Agostino studia il suo compagno, prima della partenza martedì mattina a Pordenone.

"...e noi... arriveremo a Roma..."

Pochi amici sotto la pioggia insistente sono arrivati di buon mattino sul ponte di Adamo ed Eva, per salutare vice presidente e segretario di Aruotalibera, nell'impresa ciclistica d'autunno: dalla capitale della destra Tagliamento, alla capitale d'Italia, da raggiungere con il mezzo ideale: la bicicletta...



Un via accompagnato dalla pioggia pordenonese di inizio autunno, che ha lasciato il passo al sole, prima timido, tra le nuvole, poi più deciso, solo dopo una cinquantina di chilometri. La campagna della bassa pordenonese ha accolto i due ciclisti nella sua tranquillità, facendoli correre verso il Veneto. "Lasciato il traffico di Pordenone - racconta Flavio - abbiamo incontrato la pianura tranquilla, silenziosa e deserta sotto la pioggia. Azzanello, Motta di Livenza, San Stino e Torre di Mosto, dove abbiamo fatto la prima sosta caffè".


Mare e fiumi ad accompagnare la prima parte dell'avventura, paesaggi memorabili, ingrigiti dalle nuvole o rallegrati dal sole. Dopo Torre di Mosto proseguono per strade di campagna fino a Eraclea, lungo l'argine di un canale fino a Jesolo, poi una passerella ciclopedonale fresca di realizzazione che costeggia la laguna, così fino a Punta Sabbioni. Lì, una botta di..., il traghetto che li aspetta, pronto con meno di 10 bici caricate, così si parte alla volta del Lido. I 12 chilometri di isola e un altro traghetto fino a Pellestrina e ancora fino a Chioggia, fine della prima tappa.


Tra sole e nuvole se n'è andato anche il mercoledì 28, seconda giornata di viaggio. Partenza da Chioggia e via per strade secondarie. "Il cielo a Chioggia minacciava pioggia, ma subito è uscito il sole ed è stato molto bello pedalare finalmente al sole". Alcuni tratti sulla statale Romea, per affrontare i ponti sull'Adige e sul Po. Poi le valli: "striscie di terra contornate da acqua, un paesaggio molto bello". Si pedala fino a Bagno Galattico, poi Porto Garibaldi, dove la bicicletta si riposa per salire in traghetto, da una sponda all'altra, per evitare un altro ponte sulla statale Romea.

Si attraversano tutti i Lidi ferraresi, poi quelli ravennati, così Casal Borsatti, Marina Romea e infine Ravenna, dove si entra attraversando una zona industriale, non bellissima ma sicuramente meno trafficata... fine della seconda tappa!



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