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Girasile, la Greenway del Parco del Sile

dom 22 mag

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Pordenone

Pedalando con il CAI lungo il Sile da Treviso a Jesolo

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Girasile, la Greenway del Parco del Sile
Girasile, la Greenway del Parco del Sile

Orario & Sede

22 mag 2022, 07:30 – 18:30 CEST

Pordenone, Viale Treviso, 12, 33170 Pordenone PN, Italia

Info sull'evento

📄 Stampa il programma completo

✅ Sergio M. 3316016868 - Franco M. 3356216526

🚲 Km 65

📌 Iscrizioni entro venerdì 13 maggio salvo esaurimento dei limitati posti disponibili.

L'iniziativa si svolge nell'ambito della settimana della bicicletta lungo le vie d'acqua dal 14 al 22 maggio. Esiste una Italia disegnata dall'acqua che si può percorrere in bicicletta.

La gita sarà all’interno del Parco Regionale del Sile lungo la ciclabile del fiume di risorgiva più lungo d’Europa da Treviso fino alla sua foce a Jesolo Cavallino. Arrivati con l’autobus a Treviso, inizieremo il percorso dal Ponte dea Goba, sul lato sinistro del fiume, lungo la Restera del Sile (alzaie un tempo impiegate dai buoi per il traino dei barconi) intravedendo degli insediamenti archeologici industriali fino alla chiusa di Silea dove passeremo sul lato destro. 

A seguire una lunga passerella pedonale (biciclette a mano) ci porterà nell’affascinante cimitero dei burci. Qui giacciono affondate le imponenti imbarcazioni utilizzate per il trasporto commerciale di merci fino al 1975 quando la navigazione fluviale fu soppiantata dal più moderno trasporto su gomma. 

Subito dopo giungeremo al pittoresco abitato di Casier, dove il fiume si allarga in una grande ansa (qui un tempo si stendeva il principale porto fluviale del Sile). Oltre cento imbarcazioni potevano fermarsi per la notte, realizzando un suggestivo e temporaneo “ponte di barche” sul fiume.

Seguiremo in gran parte le anse sinuose del Sile, dove si affacciano numerose ville venete. Superato Lughignano, un alto campanile merlato e la Torre Carrarese ci indicano Casale sul Sile che eviteremo passando sul lato sinistro del fiume prima di entrare nel paese. La torre del XIV secolo è quanto rimane del castello fatto dai Carraresi su precedente fortificazioni medioevali iniziate dai Camino, signori di Treviso durante la lotta contro i veneziani.Proseguendo arriveremo in località Musestre incrociando la torre Everardo di epoca longobarda, attraverseremo il fiume Musestre e ci fermeremo per una sosta caffè (km 25).

Il fiume Musestre era conosciuto fin dalla prima metà del 1800 per essere la via dei lavanderi, che da Roncade, San Cipriano e Santa Fosca andavano, con regolare frequenza a Venezia, a prelevare la biancheria sporca per consegnarla poi pulita e lavata nelle limpide acque del fiume. Riprenderemo a pedalare attraverso “el ponte dea peona” ritornando sul lato destro e sempre costeggiando le anse del fiume andremo a lambire la tenuta di Cà Tron fino a Portegrandi ( Km 32). Qui il Sile sfociava naturalmente in laguna prima dell’intervento dei veneziani che nel 1683 realizzarono un canale, taglio del Sile, deviando il fiume nel vecchio letto del Piave per arrivare fuori dalla laguna al Cavallino e contestualmente modificarono il corso del Piave a Musile facendolo sfociare a Cortellazzo. Percorreremo tutto il taglio Sile, su ciclabile inaugurata nel 2017, sospesi tra la laguna e il canale arrivando a Caposile (Km. 45) dove faremo una meritata sosta pranzo (al sacco) proprio dove il vecchio Piave s’immette sul Sile.

Rifocillati, inforcheremo le biciclette per proseguire lungo la gronda lagunare. Qui il panorama cambia ancora alternando tratti boschivi da una parte e la laguna dall’altra. Potremo osservare tra le barene e le velme fenicotteri, aironi, garzette, cormorani, tuffetti e altro oltre a piante particolari che vivono su terreni salati come la Silicornia e al Limonio.

Ci rimetteremo sull’argine destro del fiume e, dopo aver superato i resti dell’antica “Torre del Caigo”, entreremo nel comune di Jesolo Paese. Continuando a seguire il fiume percorreremo una strada bianca per poi attraversare una stretta chiusa e poco dopo arrivare di fronte al faro del Cavallino dove ci attenderà l’autobus per il ritorno a Pordenone.

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